Lunedì 28 aprile, alle ore 18:30, alla Libreria Tra le righe (via Corsica, 8 – Pisa) si terrà la presentazione del libro:
Stefano Gallo
Primo maggio (Il Mulino, 2025)
Saranno presenti Brenda FEDI e Bruno SETTIS, alla presenza dell’Autore.
Musiche dal vivo con Francesco SALVADORE.
Il libro ricostruisce la storia del Primo maggio dalla metà dell’800 a oggi, evidenziandone la sua dimensione globale e poliforme.
La Festa internazionale dei lavoratori, istituita a Parigi nel 1889 in ricordo della rivolta di Haymarket e della lotta per una giornata lavorativa di 8 ore, si diffuse rapidamente come simbolo di resistenza. Nel tempo venne riconosciuta ufficialmente da numerosi Stati e anche dalla Chiesa cattolica, che la trasformò in una ricorrenza liturgica. Con il XX secolo, il carattere sovversivo della festività pare attenuarsi, specialmente nei paesi post-industriali.
Nel 1990 Eric J. Hobsbawm ha scritto che il Primo Maggio era celebrato in ben 107 paesi nel mondo; oggi, alcuni siti web stimano a oltre 160 il numero dei paesi in cui viene festeggiato, su un totale di circa 195 stati.
È la festività non religiosa più diffusa nel pianeta, l’unica che continua a mantenere una forte tensione tra la protesta dal basso e la celebrazione del potere. Alcuni governi ancora oggi la proibiscono e reprimono, in altri stati rappresenta l’impegno produttivo delle classi lavoratrici, altrove è una giornata di vacanza e di svago, qua e là emergono reinterpretazioni creative legate a istanze di frange del lavoro che non si sentono rappresentate dalle maggiori organizzazioni.
Oggi, nelle sue molte declinazioni, il lavoro non sparisce nelle società avanzate ma si concentra nei servizi. Ed è proprio nei servizi che, per molte ragioni, la celebrazione di questa festa risulta spesso difficile. Questo libro aiuto a comprendere il significato profondo di questa giornata e si interroga su quale sia la natura del lavoro oggi, nelle sue varie forme e nelle sue tante precarietà.
«Le origini del Primo maggio vanno ricostruire come una vicenda di militanti e sindacalisti che discussero e votarono delle mozioni, ma è stata prima di tutto una storia di lavoratori e lavoratrici, che subivano tutti i giorni ingiustizie e soprusi e non volevano più accettare l’umiliante quotidianità imposta dal sistema economico e politico: la storia della loro aspirazione a migliorare le proprie condizioni di vita. Senza questa ampia e diffusa disponibilità alla mobilitazione collettiva, senza il bisogno e la volontà di milioni di persone di trovare insieme una sostanza concreta al sogno di cambiamento, il Primo maggio non sarebbe mai esistito».
Stefano Gallo, primo ricercatore ISMed-CNR, insegna Storia delle migrazioni nell’Università di Pisa. Tra i suoi libri ricordiamo: Senza attraversare le frontiere. Le migrazioni interne dall’Unità a oggi (Laterza, 2012) e, con il Mulino, La residenza contesa. Rapporto 2022 sulle migrazioni interne in Italia (con M. Colucci e E. Gargiulo, 2023) e Storia del lavoro nell’Italia contemporanea (con F. Loreto, 2023). È il Direttore scientifico della Biblioteca Franco Serantini.