Venerdì 2 maggio 2025, alle ore 17:00, presso l’Auditorium di Palazzo Blu (Lungarno Gambacorti 9, Pisa) si terrà la prima presentazione ufficiale del volume appena pubblicato:
Beatrice Giglioli
Diario: 31 agosto 1943 – 1° gennaio 1945
a cura di Franco Bertolucci, Barbara Cattaneo, Giorgio Mangini
BFS Edizioni (2025)
Interventi di:
Cosimo Bracci Torsi (Presidente della Fondazione Palazzo Blu)
Gianluca Fulvetti (Università di Pisa)
Caterina Di Pasquale (Università di Pisa)
Stefano Gallo (CNR e BFSISSORECO)
Giorgio Mangini (curatore)
Si raccomanda di prenotarsi per tempo perché la capienza della sala è limitata a 130 posti.
La prenotazione, gratuita, va effettuata collegandosi a questo link.
A distanza di ottant’anni dagli eventi narrati, sorprende la vivacità e la ricchezza di questo Diario , scritto in presa diretta durante i tragici mesi di guerra che si abbatterono sul territorio pisano. I protagonisti sono Beatrice Giglioli, sua sorella Irene e un consistente gruppo di persone e di famiglie che trovarono rifugio nella Villa delle sorelle Giglioli, nella zona est della periferia di Pisa. Sono pagine di drammatica quotidianità, dove l’autrice e la piccola comunità di civili raccolti intorno a sé cercano insieme di sopravvivere e, nello stesso tempo, di opporsi al male e alla violenza aiutandosi reciprocamente, per non perdere, oltre che la vita, anche il rispetto di sé.
Il Diario è accompagnato dalle memorie di Antonio Ricci, conservatore delle carte della famiglia Giglioli e testimone vivente degli avvenimenti raccontati, ed è integrato da un consistente apparato critico, documentario e iconografico con oltre 200 immagini, per favorire il più possibile una lettura adeguata al ritmo spesso incalzante degli avvenimenti descritti, sia locali che nazionali e internazionali, e per consentire di apprezzare l’originalità e l’intima coerenza delle annotazioni quotidiane di Beatrice Giglioli.
Un documento inedito, che apre una nuova finestra di indagine sulla storia che la città di Pisa ha vissuto tra l’estate del 1943 e i primi mesi del 1945. Riferendosi alle forme di resistenza civile e ricorrendo agli studi dedicati alla storia di genere, si possono rileggere questi anni difficili soffermandosi soprattutto sulle difficoltà incontrate dalle donne e sulle strategie di resistenza da loro attuate, sulla percezione che ebbero della guerra e della violenza e sulle trasformazioni intervenute nella vita quotidiana: dalle difficoltà di reperire cibo e vestiario alla necessità di continuare a lavorare, dalla ricerca di mezzi di trasporto ai difficili e pericolosi rapporti con gli occupanti tedeschi e, infine, a quelli di solidarietà con gli sfollati, i perseguitati e i membri della Resistenza antifascista .
Beatrice Giglioli (1892-1988) ha insegnato lingua e letteratura inglese per oltre trent’anni alla Scuola Normale Superiore e al Liceo classico G. Galilei di Pisa. Discende da una famiglia originaria di Brescello (RE), che aveva avuto importanti trascorsi risorgimentali.
Antonio Ricci (1930-vivente) è stato un tecnico ospedaliero, comunista, testimone degli avvenimenti raccontati dal Diario. Figlio adolescente della cuoca di casa Giglioli e animato da un profondo affetto nei confronti della famiglia di Beatrice, ne ha conservato con cura l’archivio, che in tempi recenti ha voluto donare alla Biblioteca Franco Serantini.