Sabato 8 settembre - ore 19.30
All'interno del festival Con-Vivere (6-9 settembre)
Nella Tensostruttura di Carrara
Conferenza di
FRANCO BERTOLUCCI
Per una critica anarchica del lavoro nella società capitalista. Note e riflessioni
Presenta Alessandra Vivoli giornalista de Il Tirreno
Il lavoro è uno dei maggiori problemi, forse il maggiore in assoluto, per la società contemporanea. Gran parte delle nostre giornate trascorrono lavorando, pensando al lavoro, risolvendo i problemi di lavoro nella speranza che il salario ottenuto sia sufficiente per affrontare i costi della nostra quotidianità (casa, assistenza sanitaria, educazione ecc.). Tutte le persone sono assillate quotidianamente dal ricercare un lavoro, possibilmente ben retribuito ma spesso invece ne trovano, quando lo trovano, uno di bassa qualità, mal pagato, senza o quasi tutele sociali, e soprattutto precario, il che rende la vita di ognuno di noi del tutto incerta, infelice e condizionata dai ritmi imposti da questa imperante economia di stampo capitalista. Il lavoro è divenuto una vera e propria religione, e la sua idea è penetrata talmente all’interno delle nostre vite che non riusciamo più neppure a pensare a una vita senza di esso. Eppure la crisi economica, ambientale e istituzionale della società contemporanea e del suo modello di sviluppo, crisi irreversibile con i ritmi attuali, pone alla coscienza di ognuno di noi il problema della necessità di una radicale inversione di tendenza. Questo mutamento, questo ripensare la nostra società in termini più equi e solidali non potrà che essere un’autentica rivoluzione. Il lavoro non è e non può essere il fine dell’uomo. Questo abbiamo il dovere, nei confronti delle presenti e future generazioni, di dirlo chiaramente. La felicità dell’umanità e del suo sviluppo dipenderà, al contrario, da quanto riusciremo a liberarci dal lavoro alienante. Da sempre il pensiero anarchico e i movimenti che vi si ispirano hanno immaginato una società liberata dalla costrizione al lavoro, come critica del modello autoritario della società capitalistica che nella nostra contemporaneità ha occupato, con la globalizzazione, ogni parte del nostro pianeta. Oggi, questo pensiero, benché minoritario ed emarginato ma con una grande forza utopica, è una possibile chiave di volta per non morire di lavoro.
In caso di pioggia l'iniziativa si terrà alla Camera di Commercio