Venerdì 17 novembre alle 17:30, presso la Camera del lavoro di Milano (Corso di Porta Vittoria, 43 – Sala Buozzi) si terrà un incontro dal titolo Un’ardua e gioconda utopia in ricordo di Maurizio Antonioli.
Interventi di: Patrizia Audenino, Myriam Bergamaschi, Franco Bertolucci, Barbara Bracco, Paolo Favilli, Maria Granata, Luca Stanzione, Jorge Torre Santos, Massimo Varenzo. Musica di Alessio Lega.
L’incontro è organizzato da: Biblioteca Franco Serantini, Archivio del lavoro, Fondazione Anna Kuliscioff.
Maurizio Antonioli nasce a Milano il 29 agosto 1945, dove si laurea in Lettere moderne con una tesi sugli anarchici e la Prima guerra mondiale, e dove poi diventerà professore ordinario di Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università statale, molto stimato dai suoi studenti.
È stato per oltre quarant’anni uno dei principali storici italiani del movimento operaio e sindacale e ha contribuito notevolmente a rinnovare la storiografia contemporanea sulla storia del lavoro. Tra i molti suoi studi si ricorda l’importante volume FIOM dalle origini al fascismo 1901-1924, pubblicato nel 1978 (Bari, De Donato) con la collaborazione di Bruno Bezza a cui fece seguito Sindacato e progresso. La Fiom tra immagine e realtà (Milano, Franco Angeli, 1983).
Antonioli ha, inoltre, curato anche volumi sulla storia internazionale del movimento operaio, come I sindacati occidentali dall’800 a oggi (con Luigi Ganapini, Pisa, BFS, 1998) e Per una storia del sindacato in Europa (Bruno Mondadori, 2012). Si è interessato anche, con particolare attenzione, alle vicende del sindacalismo rivoluzionario e di storia dell’anarchismo.
Ha collaborato alle riviste «Primo maggio», «Storia e politica», «Economia e lavoro», «Mondo operaio» ed è stato tra i fondatori della «Rivista storia dell’anarchismo».
Era direttore della Fondazione Anna Kuliscioff di Milano, membro del Comitato scientifico dell’Archivio del lavoro e della Fondazione Giuseppe Di Vittorio di Roma, è tra i fondatori della Società italiana di Storia del lavoro. Da sempre amico e sostenitore della Biblioteca Franco Serantini, ha svolto per essa non solo il ruolo di autore di prestigiosi saggi sulla storia politica del movimento libertario, ma anche quello di socio attivo e membro del suo Comitato scientifico.
È stato uno dei condirettori dell’edizione del Dizionario biografico degli anarchici italiani (2003-2004), progetto realizzato da quattro università italiane (Milano, Messina, Teramo e Trieste). Tra i suoi libri, inoltre, Pietro Gori, il cavaliere errante dell’anarchia (Pisa, BFS, 1995 e 2. ed. 1996), Il sindacalismo italiano: dalle origini al fascismo: studi e ricerche (Pisa, BFS, 1997), Lavoratori e istituzioni sindacali: alle origini delle rappresentanze operaie (Pisa, BFS, 2022), Riformisti e rivoluzionari: la Camera del lavoro di Milano dalle origini alla grande guerra (Milano, Franco Angeli, 2006), Sentinelle perdute: gli anarchici, la morte, la guerra (Pisa, BFS, 2009), Figli dell’officina: anarchismo, sindacalismo e movimento operaio tra Ottocento e Novecento (Pisa, BFS, 2012).
Di recente, la Biblioteca Franco Serantini di Pisa, che custodisce da tempo le sue carte e la sua biblioteca, ha pubblicato il libro Errico Malatesta, l’organizzazione operaia e il sindacalismo (2023), l’ultima fatica portata avanti con grande determinazione, lucidità e maestria nonostante la malattia.