La giunta comunale di Pisa e la questione della Serantini

May 27, 2022

Giovedì 23 giugno 2016 nella riunione del Consiglio comunale si è discussa l'interpellanza sulla nostra biblioteca presentata dal consigliere di opposizione Ciccio Auletta. L'interpellanza faceva seguito alla conferenza stampa che la biblioteca aveva organizzato all'inizio di febbraio di quest'anno presso la Camera del lavoro territoriale (CGIL) e nel corso della quale aveva lanciato un appello per la sopravvivenza della biblioteca e aveva chiesto chiarimenti relativi agli impegni che il Sindaco di Pisa aveva assunto con il programma di mandato della nuova giunta nell'autunno del 2013.
La discussione in consiglio comunale, protrattasi invero solo per una decina di minuti, ha registrato l'intervento dell'assessore alla cultura Andrea Ferrante che ha confermato per quest'anno il rinnovo della convenzione che prevede un contributo economico alla biblioteca – e per questo lo ringraziamo –. L'assessore però in relazione alla richiesta di uno spazio idoneo e dignitoso per la Biblioteca F. Serantini ha di fatto espresso l'impossibilità di trovare una soluzione all'annosa questione.

Ma facciamo un passo indietro: cosa aveva scritto il Sindaco al punto 8 pagina 42 del suo programma di mandato (2013-2018)?:
“Nuova collocazione della Biblioteca Serantini: ricerca di una intesa con la Provincia di Pisa per la nuova sede di una biblioteca di valenza nazionale e preziosa per il territorio (ad esempio, è d’interesse la nuova struttura “Officine Porta Garibaldi” di via Gioberti realizzata con i PIUSS)”.

Inoltre, va ricordato che nella convezione deliberata dalla Giunta comunale di poco tempo fa si afferma che:

“è volontà condivisa dal Comune, quella di collaborare per la valorizzazione e la più ampia fruizione pubblica di un patrimonio documentario di particolare importanza per la ricerca nel campo della storia sociale e contemporanea di Pisa e della Toscana, come quello della BFS”.

Ora potrebbe sembrare normale amministrazione che un assessore dopo alcuni mesi a fronte di una richiesta esplicita dichiari la non disponibilità alla concessione di una sede ad un ente culturale motivandolo con le difficoltà del momento dal punto di vista sia economico, sia gestionale in generale, ma vogliamo sottolineare che questo ennesimo rifiuto a garantire alla biblioteca un futuro dignitoso avviene ben 34 anni dopo la prima richiesta (1982) che la biblioteca aveva avanzato al Comune di Pisa di uno spazio dove collocare il proprio patrimonio!!! Ora è possibile che le molte amministrazioni comunali che si sono succedute a Pisa in oltre trent'anni non abbiano saputo risolvere un problema che altre amministrazioni in Italia hanno, in casi simili, liquidato in 6 mesi!!?

Noi crediamo a questo punto che il Sindaco/Presidente, con i suoi silenzi, le sue contraddizioni e le sue scelte, di fatto, metta in grave difficoltà la Biblioteca F. Serantini, non dandogli la possibilità di proseguire la sua attività.

Questa scelta del Sindaco e Presidente della Provincia è grave anche perché si inserisce in un contesto più generale di discriminazione e crisi delle attività culturali in città: Casa della donna, Domus Mazziniana, Biblioteca della Sapienza, Biblioteca Provinciale, Domus Galilaena, Biblioteca del Centro Nord-sud etc., tutte istituzioni che rischiano la chiusura definitiva, o un drastico ridimensionamento.

Cosa accadrà dunque ora alla Biblioteca F. Serantini? Tra due anni scadrà la convenzione con l'Università di Pisa – che ringraziamo per avere in questi anni garantito la salvaguardia dell'intero patrimonio documentario e archivistico custodendolo presso l'Archivio generale dell'Università a Montacchiello (oltre 45mila volumi, 5500 periodici e 200 mt lineari di archivio, etc.) –.
Ora è evidente che è impossibile per una biblioteca svolgere le proprie ordinarie attività di consultazione e prestito dei libri senza una sede adeguata e nell'impossibilità di conservare con sicurezza il proprio patrimonio!
Nel momento in cui le istituzioni locali hanno chiuso le porte alla Serantini, ritengono i nostri amministratori che la Biblioteca debba emigrare in altri territori lontani da Pisa e dalla sua provincia?

Lasciamo la parola ai cittadini di Pisa … noi abbiamo esaurito le nostre!!

Franco Bertolucci direttore della Biblioteca F. Serantini

Gian Mario Cazzaniga Presidente del Comitato scientifico

Furio Lippi Presidente dell'Associazione amici della Biblioteca F.. Serantini ONLUS

Pisa, 30 giugno 2016


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