La Biblioteca Franco Serantini contro la militarizzazione del territorio e le spese militari

June 6, 2022

Il corteo nazionale del prossimo 2 giugno, nel giorno della festa della Repubblica, convocato per manifestare la contrarietà alla costruzione di una nuova base militare nel territorio di Coltano, esprime delle richieste legittime e condivisibili che meritano di essere sostenute non solo in occasione del corteo, ma attraverso una pluralità di iniziative a diverso livello. Le questioni in campo sono molto grandi e importanti.


Le teste di cuoio del Gruppo di Intervento Speciale e i paracadutisti del Reggimento "Tuscania", attualmente nelle sedi di Livorno, e il Centro Carabinieri Cinofili, ora nella sede di Castello a Firenze, andrebbero spostati - secondo le idee del Governo - in una nuova base, ottenuta cementificando 73 ettari di terreno agricolo all'interno di un'area protetta del Parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, sottoposta a vincolo ambientale e a rischio pericolosità di alluvione, per una spesa stimata di 190 milioni di euro.

È un progetto sbagliato e da respingere. In primo luogo è un progetto che è stato tenuto segreto per un anno e che solo grazie alla denuncia di una forza di opposizione del Consiglio comunale a Pisa, Una città in comune, è stato reso noto all'opinione pubblica. È indecente che decisioni governative dall'impatto così profondo sul territorio vengano trattate come segreti di Stato, senza essere presentate in maniera trasparente alla cittadinanza.

In secondo luogo si tratta di un intervento di cementificazione di un'area agricola protetta, in un paese in cui il consumo di suolo è ampiamente superiore ai bisogni effettivi e migliaia di edifici non utilizzati vengono lasciati all'incuria e all'abbandono. Coltivazioni agricole e terreni non impermeabilizzati sono fondamentali per la sostenibilità e la cura dei nostri territori.

Infine, questione certo non meno rilevante, si tratta di una spesa pubblica ingente fatta attraverso le procedure del PNRR destinate al Fondo di coesione e sviluppo (190 milioni di euro) che andrebbe diretta verso i bisogni sociali e culturali e non per le spese militari. La guerra in Ucraina ci dimostra che la cultura della guerra può portare solo altra guerra, morti e distruzioni. La pandemia ci ha invece mostrato le carenze del nostro sistema sanitario e scolastico. L'emergenza reale, su cui investire, è quella dei servizi pubblici ai cittadini, in primo luogo alle fasce più deboli.

Come Biblioteca Franco Serantini Istituto per la storia sociale, della Resistenza e dell'età contemporanea in provincia di Pisa ci impegnamo a sostenere la cultura storica dei movimenti sociali e delle correnti di pensiero vicine al pacifismo, all'antimilitarismo e all'internazionalismo, la storia dei non sottomessi, disertori e renitenti alla leva di ogni epoca che hanno lottato per opporsi ai conflitti e demilitarizzare i territori.

Stiamo progettando un ciclo di seminari dedicati alle opposizioni alle guerre dal primo conflitto mondiale ai giorni nostri. La manifestazione del prossimo 2 giugno può essere vista come l'ultimo tassello di una lunga storia di impegno per la pace e la costruzione di una società più giusta, libera ed egualitaria. Nei prossimi mesi daremo il nostro contributo per conoscere meglio e discutere insieme questa storia e questo impegno.

Biblioteca Franco Serantini Istituto di storia sociale, della Resistenza e dell'età contemporanea della provincia di Pisa

Associazione amici della Biblioteca Franco Serantini


Ghezzano (PI), 1 giugno 2022


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