Joe Cono, in memoriam

May 27, 2022

Monte Sereno (California)

Solo in pochi giorni fa abbiamo avuto una triste notizia: un caro compagno e amico della nostra biblioteca, Joe (Joseph) Cono, si è spento ai primi di aprile del 2013, a Monte Sereno (California).
Joe, classe 1924, proveniva da una famiglia di origine calabrese molto povera. Il padre, Domenico, contadino, era emigrato negli USA dal paese natale, Stefanacoli, e si era stabilito a New York, dove aveva fatto mille mestieri riuscendo a sopravvivere e a inviare aiuti alla famiglia (la moglie Caterina e quattro figli) rimasta in Italia durante tutto il ventennio fascista. A Stefanacoli Joe è un ragazzo vivace che compie gli studi fino al completamento delle magistrali. Nel fervore dei mesi immediatamente successivi alla fine dell’occupazione nazifascista e alla fine della guerra si avvicina, tramite un vecchio militante, alle idee repubblicane e anticlericali. Nel ’46 dà vita nel suo paese al Circolo Repubblicano radunando un gruppo di giovani. Nel 1947 la famiglia raggiunge il padre a New York. Joe appena giunto negli USA si iscrive alle scuole serali e a vari corsi professionali. Tramite Giuseppe Lo Priato, zio materno, inizia a leggere la stampa libertaria e a formarsi una discreta cultura politica. Negli anni successivi si trasferisce nella costa Ovest degli USA, a Los Angeles, dove conosce l'attivista anarchica Janny Danny, la cui casa è un punto di incontro per molti compagni. Joe stringe con lei un forte legame di amicizia, partecipa alle manifestazioni, alle conferenze e alle feste libertarie, conosce Cesare Giannotti e il figlio Carlo, Bruno Pedrola, Joe Cocchio, Vecchietti e altri compagni. Successivamente si trasferisce a Gilroy - ospite nella casa di due compagni della vecchia generazione: Maria e Sam De Rosa - e da lì a San Francisco, dove vive la figlia dei De Rosa e dove frequenta la vivace comunità italo-americana, fortemente intrisa di ideali anarchici e pacifisti. In quel periodo lavora dove capita e conosce molti altri compagni della vecchia generazione come Harry Finck, John “the cook” (Vincenzo Ferrero), i coniugi Vercellino, Giuseppe Massidda, Lino Molin. Proprio per seguire un vecchio compagno, Riccardo Faramelli, che gli insegna il mestiere di muratore, si stabilisce a Los Gatos. Lì sposa Angie Vercellino dalla quale avrà due figli. Avvia un’attività di giardinaggio e con l’aiuto dei compagni si costruisce una casa. Ma la sua passione per lo studio, i suoi molteplici e variegati interessi culturali e la consapevolezza - comune a tutti i compagni della comunità di immigrati - dell’importanza di documentarsi e acquisire conoscenze per battere il nemico e diffondere il verbo libertario, lo portano a riprendere gli studi. Pur continuando a lavorare, riesce a laurearsi in filosofia e poi in sociologia. Per un certo periodo insegna all’università di San José ma, intollerante alle regole e alle formalità della vita accademica, lascia l’insegnamento per tornare alle sue grandi passioni: il giardinaggio e l’attività politica. Nel corso degli anni, i compagni più anziani gli lasciano carte, libri, giornali, foto, ricordi; all’inizio del 2000 Joe decide di trasferire la parte più importante di quella preziosa raccolta in Italia, presso la nostra biblioteca. Nel 2006 ha un primo malore, che però non lo fiacca, nonostante l'età Joe resiste e continua a guardare al futuro ma un nuovo attacco lo porta via nei primi giorni della primavera dello scorso anno.
Le compagne e i compagni della Serantini ricordano commossi Joe, del quale ci manca il sorriso e lo spirito libero, e inviano un saluto alla sua famiglia.


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