Incontro con Guido Barbujani in occasione del Darwin Day

January 31, 2023

Sabato 11 febbraio, alle ore 17.00, presso l’Aula PN6 del Polo Didattico Porta Nuova dell’Università di Pisa, avrà luogo l’incontro con il genetista e divulgatore Guido Barbujani (Università di Ferrara) dal titolo “Una rivoluzione, diecimila anni fa“.

L’incontro è organizzato per celebrare la ricorrenza in data 12 febbraio del Darwin Day, “giornata internazionale promossa per ispirare le persone di tutto il mondo a riflettere e agire sui principi del coraggio intellettuale, della curiosità perpetua e del pensiero scientifico incarnati in Charles Darwin”.

L’evento è promosso dal Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Pisa, insieme al Centro Filippo Buonarroti Toscana e alla Biblioteca Franco Serantini-Istituto di storia sociale, della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Pisa.

Programma

Saluti iniziali
Patrizia Guidi – Università di Pisa
Maria Grazia Petronio – Biblioteca F. Serantini ISSORECO
Caterina Senette – Centro Filippo Buonarroti Toscana

Intervento di Guido Barbujani

Abstract

Diecimila anni fa è scoppiata una rivoluzione. Secondo Colin Renfrew, un grande archeologo inglese, è stata l’evento più importante della storia dell’umanità. Nella mezzaluna fertile, nei territori che oggi chiamiamo Iraq e Siria; due millenni dopo in Cina; e ancora un paio di millenni più tardi in America centrale e nelle Ande, si comincia a produrre il cibo. Diciamo che in quella fase si passa dal Paleolitico alla nuova età della pietra, al Neolitico, perché tutto cambia: nell’economia (non siamo più dipendenti dall’esito, incerto, della caccia e della raccolta), nella tecnologia (cominciano spettacolosi esperimenti di ingegneria genetica), nella demografia (le popolazioni, fino ad allora nomadi, si stabilizzano, fondano villaggi, e poi città) e nell’organizzazione sociale (nelle città i ruoli sociali si differenziano). Si mettono in moto grandi processi migratori, al termine dei quali si saranno modificati il colore della pelle e le lingue degli europei. I resti fossili dei nostri antenati, i reperti archeologici che hanno lasciato dietro di sé, e oggi lo studio del DNA, stanno fornendoci un quadro per forza incompleto, ma sempre più preciso, di questa lontana ma profondissima rivoluzione.

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