Sosteniamo la campagna della Serantini, un presidio culturale da
difendere
Nel 2019 la Biblioteca Franco Serantini compie 40 anni. La storia di
questa istituzione culturale è unica nel panorama cittadino: nata come
centro di formazione e promozione della cultura anarchica, intitolata a
un ragazzo ucciso in carcere dalla polizia nel 1972, è diventata negli
anni un luogo di raccolta e conservazione di un patrimonio culturale
inestimabile. Fondi documentari unici, fondamentali per lo studio dei
movimenti sociali tra ‘800 e ‘900, periodici, libri e opuscoli
introvabili: la Biblioteca, grazie alla costanza e alla professionalità
dei suoi responsabili, si è guadagnata sul campo una fama
internazionale, sia come centro di documentazione che come casa
editrice.
Per usare una terminologia molto in voga oggi, la Biblioteca Franco
Serantini è una autentica eccellenza locale, portata avanti grazie
all’impegno dei soci e all’amicizia di studiosi e lettori in tutta
Italia e oltre. Dal 2011 la Biblioteca non ha più una sede dove poter
consultare il suo patrimonio a scaffale aperto: solo grazie all’appoggio
dell’Università il materiale archivistico e librario è conservato in
locali fuori Pisa, lontano dalla sede dell’Associazione ormai limitata a
pochi metri quadrati. La passata Amministrazione Filippeschi non ha
rispettato l’impegno preso in campagna elettorale di trovare una sede
degna alla Biblioteca Serantini e ai suoi preziosi fondi documentari.
«Una Città in comune» ha sempre lamentato la mancanza di una autentica
politica culturale finalizzata alla valorizzazione delle innumerevoli
risorse cittadine.
Oggi la Biblioteca Serantini lancia una sfida che non possiamo che fare
nostra: aprire una sottoscrizione straordinaria per reperire sul mercato
una sede definitiva e regalare alla città un «Laboratorio delle culture
e delle memorie», centro di promozione culturale aperto alla memoria e
alla storia del Novecento. Aderiamo come singoli e come soggetto
politico a questa iniziativa e ci auguriamo che il più gran numero di
cittadini e cittadine faccia altrettanto.
Vogliamo che i 40 anni della Biblioteca siano festeggiati nel migliore
dei modi. Chissà che l’Amministrazione Comunale non si dimostri meno
sorda della precedente e decida di aiutare concretamente la Serantini a
realizzare questo progetto. La storia dei movimenti sociali ci insegna
il valore concreto dell’utopia come guida per il cammino: da parte
nostra saremo sempre al fianco della Serantini in questo percorso.
Una Città in Comune