COMUNICATO STAMPA
In merito alle notizie uscite in questi giorni riguardanti la destinazione di alcuni spazi delle future Officine Porta Garibaldi per ospitare la Biblioteca Franco Serantini, nel mentre i responsabili della biblioteca accolgono positivamente la proposta dell’Assessorato alla cultura del Comune di Pisa che risponde a un reale problema, che da troppo tempo si trascina senza trovare una soluzione razionale e logica, si precisa che:
1) In passato sia la Provincia, sia il Comune hanno preso varie volte impegni formali a valorizzare e salvaguardare il patrimonio della biblioteca in armonia con le politiche della Regione Toscana, un patrimonio si ricorda che la Sovrintendenza ai beni archivistici della Toscana ha dichiarato di “notevole interesse storico nazionale”;
2) L’intervento alcuni anni addietro dell’Università di Pisa con la collocazione dell’intero patrimonio della Biblioteca presso l’Archivio generale dell’Università sito in località Montacchiello ha permesso una sistemazione al fine della sua salvaguardia e fruizione, ma per gli utenti ha presentato e manifesta diversi problemi e limitazioni dal punto di vista logistico visto che la sede è a quasi sei chilometri dal centro storico ed è scarsamente servita dai mezzi pubblici;
3) In questi anni la biblioteca ha dovuto sopportare sforzi e sacrifici notevoli sia economici, sia materiali per dare continuità ai propri servizi e preservare il proprio patrimonio. Questo lavoro è stato fortemente penalizzato dall’allontanamento della struttura dal centro della città (tra le altre cose sarebbe necessario aprire un dibattito sui costi e sugli effetti negativi – che in parte è già stato fatto per altre realtà – sulla tendenza in questi ultimi anni che si è andata affermando nell’espulsione dal tessuto urbano delle strutture culturali, archivistiche e bibliotecarie);
4) Si chiarisce, infine, che l’ipotesi di concedere alcuni locali delle Officine Porta Garibaldi non prevede la ricollocazione dell’intero patrimonio della biblioteca, ipotesi effettivamente irreale vista la sua consistenza, ma solamente l’apertura di un front-office per i servizi agli utenti e alla città intera.
Firmato
Franco Bertolucci (direttore della Biblioteca Franco Serantini)
Furio Lippi (presidente della Associazione amici della Biblioteca F. Serantini)