La Biblioteca dedicata alla memoria di Franco Serantini si è costituita nel 1979, con un percorso culturale e scientifico non dissimile da quella di altri centri di documentazione che nascono in Italia negli anni Settanta.
In quarant’anni di attività, grazie all’impegno collettivo dei curatori, al sostegno di amici, collaboratori, studiosi e lettori, si è trasformata da centro di documentazione in un importante luogo specializzato in storia sociale e contemporanea, con una particolare attenzione dedicata alla storia dell’antifascismo, della Resistenza e dei movimenti femminili, ambientali, antiautoritari e studenteschi.
La Biblioteca partecipa alla rete regionale e locale dei sistemi bibliotecari, aderisce alla Rete documentale Bibliolandia della provincia di Pisa ed è censita nell’anagrafe nazionale delle biblioteche pubbliche e private curata dal Ministero per i beni culturali e ambientali (codice PI-0368). Fa parte della rete nazionale degli Istituti storici della Resistenza e aderisce al progetto del portale di storia contemporanea «Toscana Novecento» promosso dalla rete regionale degli Istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea e dal 2017 è diventata membro dell’International Association of Labour History Institutions (IALHI).
L’Istituto possiede attualmente un patrimonio bibliografico di oltre 60.000 volumi, 6.000 periodici e numeri unici, 10.000 manifesti e fogli volanti e ha”) sede, aperta al pubblico, a Ghezzano nel comune di San Giuliano in località la Fontina – via G. Carducci n. 13 –, alle porte della città di Pisa.
Il Centro opera in continuità con l’omonimo Circolo culturale, costituito con Statuto del 5 gennaio 1982 e ripetutamente aggiornato, associazione di promozione sociale iscritta all'Albo regionale, articolazione provinciale di Pisa (det. n. 4628/4654 del 17.11.2003).
La Biblioteca è aperta al pubblico, promuovere studi e ricerche su argomenti di storia sociale e contemporanea, conserva e valorizza il patrimonio posseduto attraverso iniziative culturali di vario genere (mostre, convegni, seminari, pubblicazioni scientifiche), mantiene relazioni con altre associazioni, enti e istituti ugualmente dedicati o interessati alla memoria storica.
Nel tempo, la BFS è diventata anche un punto di riferimento sul territorio per la formazione e il perfezionamento dei corsi di studio in discipline umanistiche, storico-politiche, archivistiche e biblioteconomiche, tramite stage e tirocini, frutto di alcune convenzioni stipulate con la Regione Toscana, la Provincia e l’Università di Pisa e di altre città anche estere.
La professionalità, l’esperienza, la fitta rete di relazioni che sono maturate all’interno della BFS si sono tradotte – oltre che in un processo continuo di autoformazione e crescita culturale – in un servizio all’utenza che è andato ben oltre la semplice consultazione, e ha allineato perfettamente la Biblioteca alle linee guida dell’IFLA/Unesco, secondo cui «Le biblioteche sono un’agenzia della comunità che dà accesso a livello locale a un complesso di conoscenze e di informazioni a beneficio del singolo e della comunità intera».
Lo scorso 21 maggio, infine, la BFS è stata riconosciuta, quale “Ente Associato” all’Istituto nazionale per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea “F. Parri” per la provincia di Pisa, una ragione in più, dunque, per intensificare l’attività di formazione ispirata ai fondamenti antifascisti e democratici della Resistenza; ai principi di ripudio della guerra, di promozione della pace, di risoluzione non violenta dei conflitti; al pluralismo delle culture e alla solidarietà fra i popoli; alla promozione dello sviluppo della personalità umana in tutte le sue espressioni e alla rimozione degli ostacoli che impediscono l'attuazione dei principi di libertà, di uguaglianza, di pari dignità sociale e di pari opportunità, favorendo l'esercizio del diritto della salute, dello sviluppo delle culture eco-sostenibili, della tutela sociale, dell'istruzione, della cultura in generale e nello specifico di ambito storico, della formazione e della didattica nonché della valorizzazione delle attitudini e delle capacità professionali.
Nell’ambito di questo percorso, la BFS-ISSORECO mette a disposizione delle scuole di ogni ordine e grado e dei cittadini interessati il proprio patrimonio e la propria esperienza.
In particolare, facendo seguito alle iniziative già realizzate nell’anno scolastico (a.s.) precedente, l’Associazione propone, per l’a.s. 2021-22, un programma di formazione per le scuole del territorio, rivolto ad insegnanti ed alunni, su diversi temi della storia del Novecento italiano ed europeo, in particolare sulla storia del fascismo, dell’antifascismo, della guerra, dell’odio razziale, della deportazione e dello sterminio, della violenza e delle discriminazioni, della Repubblica e della Costituzione.
Alcune delle iniziative proposte possono valere anche nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), quindi come attività di alternanza scuola-lavoro.
La presenza all’interno dell’Associazione BFS-ISSORECO di esperti (ricercatori, docenti, scienziati) con diverse competenze (oltre che ovviamente storiche e umanistiche anche in campi diversi come la medicina, la fisica, la biologia, l’epidemiologia, l’architettura, l’urbanistica etc.) ci dà altresì la possibilità di proporre interventi su temi attuali e di grande rilevanza per la formazione delle giovani generazioni come quello dello sviluppo sostenibile, della crisi climatica e dell’inquinamento delle matrici ambientali e dei suoi rapporti con la salute ed il benessere umani, oltre che con i fenomeni migratori, le disuguaglianze e le condizioni socio-economiche.
Le Linee Guida di Educazione Civica, in applicazione della L. 92/2019 relativa all’“Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica” nelle Istituzioni scolastiche, hanno lo scopo di favorire l’adeguamento dei curricula di istituto alle nuove disposizioni. La Legge, che pone a fondamento dell’Educazione civica la conoscenza della Costituzione Italiana, la riconosce non solo come norma cardine del nostro ordinamento, ma anche come criterio per identificare diritti, doveri, compiti, comportamenti personali e istituzionali, finalizzati a promuovere il pieno sviluppo della persona e la partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Queste Linee guida individuano nello sviluppo sostenibile, comprendente anche l’educazione ambientale e la conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio, uno dei tre pilastri dell’insegnamento dell’Educazione civica, oltre a costituzione, diritto, legalità e solidarietà e alla cittadinanza digitale. Inoltre, l’Agenda 2030 dell’ONU, tra i 17 obiettivi da perseguire entro il 2030 a salvaguardia della convivenza e dello sviluppo sostenibile, non ha posto come obiettivo prioritario soltanto la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, ma anche la costruzione di ambienti di vita salubri e la scelta di modi di vivere inclusivi e rispettosi dei diritti fondamentali delle persone, primi fra tutti la salute, il benessere psico-fisico, la sicurezza alimentare, l’uguaglianza tra soggetti, il lavoro dignitoso, un’istruzione di qualità, la tutela dei patrimoni materiali e immateriali delle comunità.
Tutti temi che, previsti in molti articoli della nostra Costituzione, includono inevitabilmente argomenti riguardanti l’educazione alla salute, la tutela dell’ambiente, il rispetto per gli animali e per i beni comuni e concorrono a costruire il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione (D. Lgs. 226/2005, art. 1, c. 5).
Si tratta di un’ampia gamma di possibilità che ci piacerebbe condividere direttamente con il personale docente e con gli stessi discenti.
Per questo ci limitiamo a riportare alcuni possibili percorsi, metodi e strumenti che la BFS-ISSORECO può mettere a disposizione e che sono stati elaborati da un gruppo di lavoro appositamente costituito e composto da personale della BFS-ISSORECO e da diversi insegnanti.
Abbiamo anche pensato ad una presentazione della BFS-ISSORECO al personale insegnante, tramite visita guidata, da effettuare su richiesta prima dell’avvio dei corsi.
I laboratori di archivio
Utilizzare le fonti documentarie originali, con il supporto di archivisti competenti e bibliotecari, per svolgere ricerche percorso direttamente negli archivi. Chiameremo questi percorsi “laboratori”, proprio a voler significare il luogo ideale in cui gli studenti, gli insegnanti e gli archivisti/bibliotecari lavorano insieme e concorrono, ognuno per la propria professionalità, ad un risultato. I laboratori potranno svolgersi con modalità diverse a seconda delle materie da approfondire e delle caratteristiche (età, interessi etc.) dei gruppi di studenti coinvolti.
Obiettivo del Laboratorio di archivio è quello di stimolare attraverso la ricerca diretta delle fonti, la loro interpretazione ed il confronto con altri coetanei e altre professionalità, il senso della ricerca della verità, lo sviluppo di un sano senso critico, la capacità di costruire le proprie convinzioni basandosi sulle prove, di avere delle opinioni e saperle supportare nel rispetto degli altri, senza prevaricazioni o sottomissioni, di compiere di conseguenza scelte consapevoli.
Il pensiero critico consiste infatti nel saper individuare le informazioni significative, saper comprendere le situazioni e le esperienze diventando consapevoli delle proprie credenze e dei propri pregiudizi.
L’archivio inoltre, in quanto memoria delle trasformazioni e dei cambiamenti del territorio e dei suoi abitanti, è lo strumento che con più immediatezza consente di accedere (senza mediazioni) alla conoscenza diretta degli eventi
.Lo strumento consente di approfondire uno qualsiasi dei periodi o degli argomenti sotto elencati dando la possibilità di partire sempre da una documentazione su un evento o un personaggio locale o da un argomento teorico per procedere poi agli approfondimenti successivi.
I percorsi in città
Conoscere, approfondire, studiare un fatto storico e localizzarlo in un luogo preciso portando lo studente nel luogo dove l'evento è accaduto.
Camminando per le strade della città spesso capita di imbattersi in targhe, lapidi, opere scultoree. Il cittadino raramente si ferma ad osservare, quasi convinto che quella lapide, quel monumento siano lì al pari di un arredo urbano. Eppure dietro a quei nomi, a quelle lapidi ci sono donne e uomini, idee, speranze, battaglie e aspirazioni che la comunità locale ha deciso di fare propri e di mantenere vivi come memoria collettiva. Luoghi e pietre cercano quindi di raccontare la storia, come testimoni del passato.
Riuscire a collegare la conoscenza teorica dei fatti storici con l’esplorazione e la scoperta dei luoghi in cui si sono svolti può favorire uno sguardo diverso sulla storia, più vicino al proprio vissuto e più facile da memorizzare.
Al contempo i luoghi e le piazze del proprio quartiere e della propria città possono diventare meno anonimi, fare acquisire consapevolezza sul loro vissuto e fornire spunti di riflessione.
Visite guidate, anche virtuali, alla scoperta delle strade, delle piazze e dei personaggi della storia locale o nazionale o internazionale come supporto dunque all’apprendimento della storia e come conoscenza del vissuto dei luoghi di vita.
I laboratori sulla comunicazione
Essere capaci di relazionare, di esporre le proprie idee e sostenerle con argomentazioni, di presentare i risultati di una ricerca o di un lavoro e di renderli disponibili affinché altri possano fruirne è un altro obiettivo formativo.
I tutor della Biblioteca potranno sostenere i ragazzi nella realizzazione di iniziative di comunicazione, fornendo loro gli strumenti per una comunicazione efficace attraverso l’organizzazione di iniziative come seminari, articoli per la stampa, mostre etc.
Il racconto multimediale
Le nuove tecnologie hanno modificato il modo di conoscere, comunicare e di interagire: introdurre questi cambiamenti epocali nel mondo dell'istruzione è una delle più importanti sfide in corso.
Gli studenti sono abituati a rapportarsi quotidianamente con una tecnologia complessa e avanzata che esprime anche un nuovo linguaggio, ma che spesso costringe lo studente in un ruolo passivo, quando non lo induce addirittura, a volte, a sviluppare fenomeni di vera e propria dipendenza.
Imparare ad utilizzare questi strumenti, come una cassetta degli attrezzi di cui servirsi per le proprie esigenze di formazione, per imparare a trovare soluzioni a situazioni difficili, per vagliare possibili alternative o semplicemente comunicare la propria esperienza o il proprio pensiero, è uno degli obiettivi di questa proposta formativa.
Al 31 dicembre 2019 sono oltre 53mila i record inseriti nella banca dati (libri, opuscoli, estratti, periodici, materiali misti e multimediali, manifesti e i fogli volanti) che fanno della nostra struttura una delle principali realtà specialistiche del territorio.
È in corso d’opera anche il progetto di Biblioteca digitale, avviato dalla nostra associazione in questi ultimi anni (bfscollezionidigitali.org). La piattaforma digitale conta attualmente oltre 11mila immagini, 2748 schede biografiche, 1875 manifesti e fogli volanti, 157 monografie, 156 periodici e numeri unici e 261 schede di monumenti. Le collezioni digitali della Biblioteca F. Serantini rappresentano uno dei più importanti progetti di questo tipo a livello regionale.